1:03
Il Consiglio Nazionale Siriano definisce comprensibile la decisione di Stati Uniti e Regno Unito di sospendere gli aiuti ai ribelli per il timore che finiscano nelle mani degli islamisti. La decisione era stata presa dopo un presunto attacco del Fronte Islamico a una postazione dell’Esercito Siriano Libero, al confine con la Turchia. Ma l’Esercito Siriano Libero precisa: siamo stati noi a chiamarlo in aiuto contro i miliziani filo-Al Qaida.“E’ molto comprensibile. Stati Uniti, Regno Unito e anche altri Paesi avranno a che fare solo con il rappresentante del consiglio supremo militare dell’Esercito Siriano Libero, il generale Selim Idrisâ€, afferma Khaled Saleh, portavoce del Consiglio Nazionale Siriano. “Quindi aspettiamo che si trovi una soluzione a questa situazione. Ci sono colloqui in corso. Vengono prese in considerazione strategie per prevenire che tutto ciò accada di nuovo in futuroâ€.L’Esercito Siriano Libero (Esl) è da tempo indebolito dal rafforzamento della frangia islamista della ribellione. Si tratta del Fronte Islamico, creato a novembre e poi uscito dallo stato maggiore della coalizione sostenuta dall’Occidente.L’Esl perde dunque i cosiddetti aiuti non letali – cibo, uniformi, attrezzature mediche – dopo che sul terreno le truppe di Assad hanno riconquistato posizioni. Damasco giungerà dunque rafforzato alla conferenza di pace di Montreux in Svizzera, a fine gennaio.